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Immagine del redattore P. Ezio Lorenzo Bono, CSF

🇮🇹 COME IL DAVID A FIRENZE 🇵🇹 COMO DAVID EM FLORENÇA


🇮🇹 COME IL DAVID A FIRENZE

(Testo e vídeo in 🇮🇹 italiano)

Una riflessione per la Domenica di Pasqua (9–4-2023)

< Gv. 20,1-9 (La tomba vuota)

I.

Qualche giorno fa, come avrete letto sui giornali, un’insegnante della Florida fu costretta a dare le dimissioni per aver mostrato ai suoi alunni di prima media durante una lezione sull’arte rinascimentale, le immagini del Davide di Michelangelo, della creazione di Adamo sempre di Michelangelo, e la Venere del Botticelli. Alcuni genitori si lamentarono perché considerarono quelle immagini come pornografiche. Quando ho letto questa notizia non sapevo se ridere o piangere. Questi genitori allora non potranno portare i loro figli in Italia o in Grecia, oppure se lo fanno dovranno bendare loro gli occhi. In Europa ci sarebbero tante città vietate ai minori di 12 anni: pensiamo a Firenze, a Roma, Atene… e soprattutto non potranno portarli a vedere nessun museo, specialmente i Musei Vaticani… Ma non meravigliamoci, anche da noi lungo i secoli varie figure furono coperte dai cosiddetti “braghettoni” cioè coloro che ponevano drappi o foglie di fico sulle parti intime dei personaggi raffigurati (come Daniele da Volterra detto il Braghettone, che aveva coperto le figure nude del Giudizio Universale di Michelangelo).

Senza andare troppo lontano nel tempo, nel 1995 ci fu il veto della città di Gerusalemme, che proibì l'esposizione di una copia del David michelangiolesco, preferendo ripiegare sulla versione vestita del Verrocchio. Nel 2012 un programma televisivo cinese aveva oscurato i nudi delle opere di Michelangelo.

Nel 2016 vennero coperte alcune statue nude dei Musei Capitolini durante un incontro tra il premier italiano e il presidente dell’Iran. Sembra che anche al padiglione italiano alla Expo 2020 a Dubai, la riproduzione del David aveva le parti intime nascoste.

II.

Cos’è che turba nel vedere la nudità delle opere d’arte?

All’inizio della creazione, nel giardino dell’Eden Adamo ed Eva erano nudi. Quando hanno cominciato ad avere vergogna della loro nudità e a coprirsi? Dopo aver rotto con Dio, dopo aver conosciuto il peccato che ti fa vedere il male in ogni luogo, anche dove non c’è. Non solo all’inizio della creazione, ma anche alla fine, nel giudizio finale, ci ritroveremo ancora nudi davanti a Dio (come mostravano le figure del Giudizio Universale della Cappella Sistina prima di essere state imbraghettate).

C’è un particolare del Vangelo di oggi della scoperta della tomba vuota, sul quale non mi ero mai soffermato, e cioè quando Pietro “entrò nel sepolcro e osservò i veli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i veli, ma avvolto in un luogo a parte”. Quindi Gesù è risorto senza veli, nudo. Anche il Cristo Risorto di Michelangelo esposto nella Basilica di Santa Maria sopra Minerva qui a Roma, era nudo, prima che il Concilio di Trento che condannava il nudo nelle opere religiose, avesse fatto mettere un orribile drappo di bronzo sulle parti intime.

Perché Gesù è risorto nudo? Perché per vivere da risorto non c’è bisogno di nulla. Parafrasando Giobbe: “Nudi siamo venuti dal Padre in questo mondo e nudi vi ritorneremo”.

Come San Francesco che lascia tutto quello che è del padre terrestre e si consegna nudo al padre celeste, vive “da nudo” (confidando solo in Dio) e al momento della morte “si fece deporre nudo sulla terra nuda" (Tommaso da Celano, Vita seconda, 214).

III.

Vivere da risorti non è una condizione posmortem, ma di questa vita, è vivere da nudi, cioè senza tutti quei cenci e falsità con cui imbraghettiamo la nostra vita. Vivere da nudi, vivere da risorti è vivere in modo autentico, senza falsità, senza nulla da nascondere.

“Mettersi a nudo” vuol dire spogliarsi di tutto ciò di cui ci siamo rivestiti o ci hanno rivestito a discapito di ciò che siamo veramente. Vedersi nudi è vedersi senza fingimenti, senza ritocchi con photoshop, senza etichettature o inquadramenti.

Il pittore Lucien Freud, nipote diretto del più famoso Sigmund Freud, come compito finale ai suoi studenti del corso di pittura chiedeva a ciascuno di dipingere se stesso nudo. Obbligava in questo modo i suoi studenti a mettersi di fronte a se stessi, alla loro nudità per conoscersi meglio (è proprio nipote di suo zio). Conosci te stesso (in greco antico γνῶθι σεαυτόν, gnōthi seautón) è la massima religiosa che era iscritta nell’entrata al tempio di Apollo a Delfi e che da Socrate fino ad oggi è lo scopo della filosofia. Ma come è difficile conoscere se stessi, mettersi a nudo davanti a se stessi, perché poi appaiono quegli aspetti di noi che non amiamo, che ci danno fastidio, che vorremmo ignorare o cancellare.

IV.

Per concludere, perché Michelangelo ha rappresentato Davide nudo davanti a Golia? Perché Davide non aveva bisogno di nessun scudo e corazza: la sua protezione unica era Dio, l’unico che poteva salvarlo dal gigante Golia.

Anche noi come David viviamo la nostra vita da risorti, nudi, con questa certezza che non abbiamo bisogno di nulla, Dio ci salverà da ogni male. Alla fine ci presenteremo nudi e soli davanti al Signore (Una canzone molto bella di Blanco, scusate il riferimento, parla della solitudine di David, dice “Creati da Dio, sparsi nell’universo…Sola tra la gente, come David a Firenze”): nel giorno della risurrezione saremo soli e nudi davanti a Dio, perché finalmente non avremo più paura di nulla (senza scudi e corazze) e finalmente liberi da ogni fingimento saremo così come siamo veramente, come David a Firenze.

Buona Pasqua a tutti.

- Immagine di fondo: Particolare del David di Michelangelo

- Musica di sottofondo: Come sei veramente di Giovanni Allevi



🇵🇹 COMO DAVID EM FLORENÇA

(Texto e vídeo em 🇵🇹português)

Uma reflexão para o Domingo de Páscoa (9-4-2023)

< Jo 20:1-9 (O túmulo vazio)

I.

Há alguns dias, como devem ter lido nos jornais, uma professora da Florida foi forçada a demitir-se por mostrar aos seus alunos do sexto ano, durante uma aula sobre arte renascentista, fotografias do David de Miguel Ângelo, da Criação de Adão sempre de Miguel Ângelo, e da Vénus de Botticelli. Alguns pais queixaram-se porque consideravam essas imagens como pornográficas. Quando li isto, não sabia se devia rir ou chorar. Estes pais não poderão então levar os seus filhos para Itália ou Grécia, ou se o fizerem terão de os vendar. Na Europa, há muitas cidades “proibidas às crianças menores de 12 anos”: pensemos em Florença, Roma, Atenas... e sobretudo, não poderão levá-las a ver nenhum museu, especialmente os Museus do Vaticano... Mas não nos surpreendamos, mesmo no nosso país, ao longo dos séculos, várias figuras foram cobertas pelos chamados "braghettoni", ou seja, aqueles que colocaram cortinas ou folhas de figueira nas partes íntimas das personagens retratadas (como Daniele da Volterra, conhecido como o “Braghettone”, que cobriu as figuras nuas do Juízo Final de Miguel Ângelo).

Sem recuar demasiado no tempo, em 1995 houve o veto da cidade de Jerusalém, que proibiu a exibição de uma cópia do David de Miguel Ângelo, preferindo a versão vestida de Verrocchio. Em 2012, um programa de televisão chinês tinha obscurecido os nus das obras de Miguel Ângelo.

Em 2016, algumas estátuas nuas nos Museus do Capitólio foram cobertas durante um encontro entre o primeiro-ministro italiano e o presidente do Irão. Parece que mesmo no pavilhão italiano na Expo 2020 no Dubai, a reprodução de David tinha as suas partes íntimas escondidas.

II.

O que é que é perturbador em ver a nudez das obras de arte?

No início da criação, no Jardim do Éden, Adão e Eva estavam nus. Quando começaram a ter vergonha da sua nudez e a cobrir-se? Depois de terem rompido com Deus, depois de conhecerem o pecado que nos faz ver o mal em todo o lado, mesmo onde ele não está lá. Não só no início da criação, mas também no final, no juízo final, ainda nos encontraremos nus diante de Deus (como mostraram as figuras do Juízo Final na Capela Sistina, antes de serem encobertas).

Há um detalhe no Evangelho de hoje da descoberta do túmulo vazio em que nunca tinha prestado muita atenção, é quando Pedro "entrou no túmulo e viu os véus ali colocados, e o sudário - que tinha estado na sua cabeça - não ali colocado com os véus, mas envolto num lugar à parte". Então Jesus ressuscitou sem véus, nu. Até o Cristo Ressuscitado de Miguel Ângelo exposto na Basílica de Santa Maria sopra Minerva aqui em Roma, estava nu, antes do Concílio de Trento, que condenava a nudez nas obras religiosas, mandou colocar um horrível pano de bronze sobre as suas partes íntimas.

Porque é que Jesus ressuscitou nu? Porque para viver como ressuscitado não se precisa de nada. Parafraseando Job: "Nus viemos do Pai para este mundo e, nus, regressaremos a Ele". Como São Francisco que deixa tudo o que é do seu pai terreno e se entrega nu ao seu pai celestial, vive "nu" (confiando apenas em Deus) e no momento da morte pediu de “ser deitado nu sobre a terra nua" (Tomás de Celano, Segunda Vida, 214).

III.

Viver como ressuscitado não é uma condição pós-mortem, mas desta vida, é viver nu, ou seja, sem todos aqueles trapos e falsidades com que enchemos as nossas vidas. Viver nu, viver ressuscitado, é viver autenticamente, sem falsidades, sem nada a esconder.

"Estar nu é despojar-nos de tudo aquilo com que nos vestimos ou com que nos vestiram, em detrimento de quem realmente somos. Vermo-nos nus é vermo-nos sem fingimentos, sem retoques de photoshop, sem rotulagem ou emolduramento.

O pintor Lucien Freud, sobrinho directo do mais famoso Sigmund Freud, como tarefa final aos seus alunos de pintura pediu a cada um deles que se pintassem nus. Ele obrigou assim os seus alunos a enfrentarem-se a si próprios, à sua nudez, para se conhecerem melhor (ele é mesmo sobrinho do seu tio). Conhecer-se a si próprio (em grego antigo γνῶθι σεαυτόν, gnōthi seautón) é a máxima religiosa que estava inscrita na entrada do templo de Apolo em Delfos e que desde Sócrates até aos dias de hoje é o objectivo da filosofia. Mas como é difícil conhecer-se a si próprio, pôr-se a nu diante de si próprio, porque depois aparecem aqueles aspectos de nós que não gostamos, que nos incomodam, que gostaríamos de ignorar ou apagar.

IV.

Para concluir, porque é que Miguel Ângelo retratou David nu antes de Golias? Porque David não precisava de qualquer escudo e armadura: a sua única protecção era Deus, o único que o podia salvar do gigantesco Golias.

Também nós, como David, vivemos as nossas vidas como ressuscitados, nus, com esta certeza de que não precisamos de nada, Deus salvar-nos-á de todo o mal. No final ficaremos nus e sozinhos perante o Senhor (Uma canção muito bonita de Blanco, desculpa a referência, fala da solidão de David, diz "Criados por Deus, espalhados pelo universo... Sozinhos entre as pessoas, como David em Florença"): no dia da ressurreição estaremos sós e nus perante Deus, porque finalmente não teremos mais medo de nada (sem escudos e armaduras) e finalmente livres de toda a falsidade seremos como realmente somos, como David em Florença.


Feliz Páscoa a todos

  • Imagem de fundo: Pormenor do David de Miguel Ângelo

  • Música de fundo: Come sei veramente por Giovanni Allevi


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