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Immagine del redattore P. Ezio Lorenzo Bono, CSF

🇮🇹 IL GRANDE BUGIARDO 🇵🇹 O GRANDE MENTIROSO 🇬🇧 THE GOOD LIAR


🇮🇹 IL GRANDE BUGIARDO

Una riflessione per la I Domenica QUA-C (6–3-2022)

< Lc 4,1-13 (Le tentazioni di Gesù nel deserto)

I.

Avete visto il film “The good liar”, L’inganno perfetto? (si trova anche su Netflix). È un film interpretato dai due bravissimi Ian McKellen e Helen Mirren (“la vacinada” dello scherzoso video di Checco Zalone). Un anziano di nome Roy seduce un’anziana Professoressa di Oxford, Betty, conosciuta attraverso un sito in internet di incontri per anziani, e si insinua paulatinamente e subdolamente nella sua vita. Per conquistare velocemente la fiducia della donna, dopo pochi giorni che si conoscono, Roy le dice che la vuole includere nel suo testamento. Il suo modo di fare, le sue attenzioni, le sue parole, erano molto convincenti, tutto quello che faceva e diceva era molto sensato. Alla fine però Betty si rivela non così sprovveduta e la situazione si ribalta. Non entro nei particolari per non rovinare il finale a chi ancora non ha visto il film.

II.

Sembra che gli ingannatori, i bugiardi, seguano tutti lo stesso schema. Basta vedere il “good liar”, il grande bugiardo, nel vangelo di oggi (sulle tentazioni di Gesù nel deserto) per renderci conto che i bugiardi sono figli dello stesso padre, il padre della menzogna. Satana cerca di intrufolarsi nella vita di Gesù con discorsi suadenti e sensati. A Gesù provato e affamato dopo tanti giorni di digiuno e deserto, Satana propone cibo, potere, interventi miracolosi. Il padre della menzogna offre ciò che non ha, ma è così convincente da sembrare tutto vero. Addirittura cita le Sacre Scritture per avvallare i suoi discorsi. Gesù però alla fine ribalta tutto e afferma esattamente il contrario di ciò che Satana e il suo mondo propone.

III.

Se il mondo di Satana indica il pane (“di’ che queste pietre diventino pane”) e per pane si intente tutto ciò che di materiale sustenta la vita (cibo, soldi, beni…), Gesù risponde che mangiare solo cibo si muore di fame (“Non di solo pane vive l’uomo”), e rimanda ad altro, a un altro alimento.

Se il mondo di Satana propone di adorare il successo, la fama, la gloria, il potere… (“tutto sarà tuo”), Gesù controbatte di adorare solo Dio (“a Lui solo renderai culto”).

Se il mondo di Satana propone una fede miracolistica (“gettati giù di qui”), Gesù rispondere di non tentare Dio (“Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”).

Satana usa addirittura le Scritture per giustificare le sue teorie malvagie, come nel passato si sono giustificate ingiustizie e malvagità (colonizzazioni, razzismo, discriminazioni…) basandosi proprio su interpretazioni errata della Bibbia.

Satana, scornato, se ne andrà via per tornare poi in un altro momento.

IV.

Anche riguardo a noi, Satana si insinua nella nostra vita in modo viscido, e ci seduce, facendoci apparire il male come bene. Come dice Giovanni Papini: «Piglia tutte le forme: così belle, talvolta, che non si direbbe lui». Ci inganna travestito elegantemente (come si dice anche: “Il diavolo veste Prada”). Non è vera l’espressione “brutto come il diavolo”, perché il diavolo si presenta bellissimo. Se fosse brutto, nessuno andrebbe dietro a lui. Ma proprio per questo è il padre della menzogna, il grande ingannatore: l’essere più spregevole del mondo si mette una maschera di bellezza per sedurre e conquistare i pusillanimi.

Come scovarlo e smascherarlo? Attraverso la Parola di Dio, interpretata da Gesù, e come ci è stata trasmessa dalla Chiesa dall’inizio fino ad oggi.

Dobbiamo essere sempre vigilanti, perché come ci ha detto il vangelo, il diavolo torna. Non illudiamoci di aver vinto il male una volta per sempre, bisogna mantenersi sempre in allerta (è come per le ondate di ritorno del Covid, dobbiamo fare diversi richiami di vaccini). Essere attenti. Come dice ancora Giovanni Papini (scusate se cito spesso questo grande autore, è uno scrittore che amo molto fin dai tempi del liceo): “Più ci si allontana da lui (il diavolo) e più s’accosta. Più siamo in alto e più s’accanisce a portarci in basso. Egli non può insudiciare che il pulito; non si cura della lordura che fermenta da sé nel male, sotto il fiato caldo della voluttà. Essere tentati da Satana è indizio di purità, segno di grandezza, riprova dell’ascensione”.

V.

Non abbiamo paura delle tentazioni, anzi, uno che ha tante tentazioni e resiste ha molti più meriti di chi non sbaglia mai perché non ha nessuna tentazione (Per esempio uno che è astemio e sceglie di non bere il vino durante la quaresima non ha gli stessi meriti di chi è amante del vino e fa la scelta di rinunciarvi).

Papa Francesco nel suo messaggio per la Quaresima di quest’anno dice “Non stanchiamoci di estirpare il male dalla nostra vita”, di lottare contro la concupiscenza, che fa precipitare l’uomo nel peccato. E ci dice di chiedere il dono della perseveranza: non stanchiamoci di fare il bene, non stanchiamoci di pregare, non stanchiamoci di estirpare il male…

La quaresima è il tempo ideale per la sanificazione della nostra vita. Il nostro super green-pass che ci mette in sicurezza contro gli attacchi del maligno è la Parola di Dio, come ci mostra Gesù nel vangelo di oggi, che di fronte a ogni attacco del diavolo si difendeva citando la Parola di Dio.

VI.

Se il “good liar” (il grande bugiardo) del film ha avuto filo da torcere con la rivolta di Betty, se il diavolo ha esaurito le sue frecce contro Gesù nel deserto, anche riguardo al padre della menzogna che si insinua nella nostra vita eliminiamolo senza pietà: è l’unico caso in cui il parricidio non è un peccato.


🇵🇹 O GRANDE MENTIROSO

Uma Reflexão para o Primeiro Domingo QUA-C (6-3-2022)

< Lc 4,1-13 (As tentações de Jesus no deserto)

I.

Já viram o filme “The good liar”, A grande mentira? (também pode ser encontrado na Netflix). É um filme estrelado pelos dois muito bons actores Ian McKellen e Helen Mirren ("la vacinada" no vídeo de brincadeira de Checco Zalone). Um homem idoso chamado Roy seduz uma professora idosa de Oxford, Betty, que conhece através de um site de encontros de idosos na Internet, e insinua-se devagarosamente e dissimuladamente na sua vida. A fim de ganhar rapidamente a sua confiança, após apenas alguns dias de conhecimento mútuo, Roy diz-lhe que a quer incluir no seu testamento. Os seus modos, as suas atenções, as suas palavras, foram muito convincentes, tudo o que ele fez e disse fez muito sentido. No entanto, no final, a Betty acaba por não ser tão ingenua e a situação inverte-se. Não entrarei em detalhes para evitar estragar o final para aqueles que ainda não viram o filme.

II.

Parece que os enganadores, os mentirosos, seguem todos o mesmo padrão. Basta ver o “grande mentiroso", o enganador perfeito, no evangelho de hoje (sobre as tentações de Jesus no deserto) para perceber que os mentirosos são filhos do mesmo pai, o pai da mentira. Satanás tenta infiltrar-se na vida de Jesus com discursos persuasivos e sensatos. A Jesus, provado e faminto depois de tantos dias de jejum e deserto, Satanás oferece comida, poder, intervenções milagrosas. O pai da mentira oferece o que não tem, mas é tão convincente que tudo parece ser verdade. Ele até cita as Sagradas Escrituras para apoiar os seus argumentos. Jesus, no entanto, no final, derruba tudo e afirma exactamente o oposto do que Satanás e o seu mundo propõem.

III.

Se o mundo de Satanás aponta para o pão ("diz que estas pedras podem tornar-se pão") e por pão se entende tudo o material que sustenta a vida (comida, dinheiro, bens...), Jesus responde que comer apenas comida significa passar fome ("O homem não vive só de pão"), e refere-se a outra coisa, a outro alimento.

Se o mundo de Satanás se propõe adorar o sucesso, a fama, a glória, o poder... ("tudo será teu"), Jesus responde que ele adora só a Deus ("somente a Ele você vai adorar").

Se o mundo de Satanás propõe uma fé milagrosa ("atira-te daqui"), Jesus responde para não tentar a Deus ("Não porás à prova o Senhor teu Deus").

Satanás até usa as Escrituras para justificar as suas teorias maléficas, tal como no passado as injustiças e males (colonização, racismo, discriminação...) eram justificados com base em interpretações erradas da Bíblia.

Satanás, desanimado, irá embora e voltará noutra altura.

IV.

Também em relação a nós, Satanás entra nas nossas vidas de uma forma escorregadia, e seduz-nos, fazendo com que o mal apareça como bom. Como diz Giovanni Papini: "Ele toma todas as formas: tão belo, por vezes, que não se diria que era ele”. Ele engana-nos elegantemente disfarçado (como também dizem: 'O diabo veste Prada'). A expressão "tão feio como o diabo" não é verdadeira, porque o diabo se apresenta como belo. Se ele fosse feio, ninguém iria atrás dele. Mas é precisamente por isso que ele é o pai da mentira, o grande mentiroso: o ser mais desprezível do mundo veste uma máscara de beleza para seduzir e conquistar o pusilânime.

Como podemos encontrá-lo e desmascará-lo? Através da Palavra de Deus, interpretada por Jesus, e tal como nos foi transmitida pela Igreja desde o início até hoje.

Devemos estar sempre vigilantes, porque, como nos diz o Evangelho, o diabo regressa. Não nos iludamos de que derrubamos o mal de uma vez por todas, devemos estar sempre em alerta (é como as ondas de retorno de Covid, temos de ter várias vacinações de reforço). Estar em alerta. Como diz Giovanni Papini (desculpem-me por citar frequentemente este grande autor, ele é um escritor que tenho amado desde o liceu): "Quanto mais nos afastamos dele (o diabo), mais perto ele se aproxima. Quanto mais alto estamos, mais ele se empenha em fazer-nos descer. Ele só pode sujar o que está limpo; não se importa com a sujidade que se fermenta no mal, sob o sopro quente do prazer. Ser tentado por Satanás é um sinal de pureza, um sinal de grandeza, uma prova de ascensão”.

V.

Não tenhamos medo de tentações, pelo contrário, quem tem muitas tentações e resiste tem muito mais méritos do que quem nunca falha porque não tem tentações (por exemplo, quem é abstêmio e escolhe não beber vinho durante a Quaresma não tem os mesmos méritos que quem é amante do vinho e escolhe desistir dele).

Na sua mensagem para a Quaresma deste ano, o Papa Francisco diz: "Não nos cansemos de erradicar o mal das nossas vidas", de lutar contra a concupiscência, que mergulha o homem no pecado. E diz-nos para pedirmos o dom da perseverança: não nos cansemos de fazer o bem, não nos cansemos de rezar, não nos cansemos de erradicar o mal...

A Quaresma é o momento ideal para a higienização das nossas vidas. O nosso super passe verde que nos assegura contra os ataques do maligno é a Palavra de Deus, como Jesus nos mostra no Evangelho de hoje, que, perante cada ataque do diabo, se defendeu citando a Palavra de Deus.

VI.

Se o “grande mentiroso" do filme teve dificuldades com a revolta de Betty, se o diabo esgotou as suas flechas contra Jesus no deserto, eliminemos também impiedosamente o pai da mentira que se insinua na nossa vida: este é o único caso em que o patricídio não é um pecado.


🇬🇧 THE GOOD LIAR

A Reflection for the First Sunday LENT-C (6-3-2022)

< Lk 4,1-13 (The temptations of Jesus in the desert)

I.

Have you seen the movie "The good liar”? (it can also be found on Netflix). It is a movie starring the two very good actors Ian McKellen and Helen Mirren ("la vacinada" in Checco Zalone's joking video). An elderly man named Roy seduces an elderly Oxford professor, Betty, whom he meets through an internet dating site for the elderly, and insinuates himself insidiously and underhandedly into her life. In order to quickly gain her trust, after only a few days of knowing each other, Roy tells her that he wants to include her in his will. His manner, his attentions, his words, were very convincing, everything he did and said made a lot of sense. In the end, however, Betty turns out not to be so clueless and the situation is reversed. I won't go into details to avoid spoiling the ending for those who haven't seen the film yet.

II.

It seems that the deceivers, the liars, all follow the same pattern. It is enough to see the "good liar" in today's gospel (about Jesus' temptations in the desert) to realise that liars are children of the same father, the father of lies. Satan tries to sneak into Jesus' life with persuasive and sensible speeches. To Jesus, tried and hungry after so many days of fasting and desert, Satan offers food, power, miraculous interventions. The father of lies offers what he does not have, but is so convincing that it all seems true. He even quotes the Holy Scriptures to back up his arguments. Jesus, however, in the end overturns everything and affirms exactly the opposite of what Satan and his world propose.

III.

If Satan's world points to bread ("say that these stones may become bread") and by bread is meant everything material that sustenances life (food, money, goods...), Jesus replies that eating only food means starving ("Man does not live by bread alone"), and refers to something else, to another food.

If Satan's world proposes to adore success, fame, glory, power... ("all shall be yours"), Jesus replies that they should adore God alone ("to Him alone you shall worship").

If Satan's world proposes a miraculous faith ("throw yourself down from here"), Jesus replies not to tempt God ("You shall not test the Lord your God").

Satan even uses the Scriptures to justify his evil theories, just as in the past injustices and evils (colonisation, racism, discriminations…) were justified on the basis of misinterpretations of the Bible.

Satan, discouraged, will go away and come back at another time.

IV.

With regard to us too, Satan creeps into our lives in a slippery way, and seduces us, making evil appear as good. As Giovanni Papini says: "He takes all forms: so beautiful, sometimes, that you would not say he was there". He deceives us disguised elegantly (as they also say: 'The devil wears Prada'). The expression 'as ugly as the devil' is not true, because the devil presents himself as beautiful. If he were ugly, nobody would go after him. But that is precisely why he is the father of lies, the great deceiver: the most despicable being in the world puts on a mask of beauty to seduce and win over the pusillanimous.

How can we find him and unmask him? Through the Word of God, interpreted by Jesus, and as it has been handed down to us by the Church from the beginning until today.

We must always be vigilant, because as the Gospel tells us, the devil returns. Let us not delude ourselves that we have conquered evil once and for all, we must always be on the alert (it is like the return waves of Covid, we have to have several booster shots). Be alert. As Giovanni Papini says (excuse me for quoting this great author often, he is a writer I have loved since high school): "The further we get away from him (the devil), the closer he gets. The higher up we are, the more he sets out to bring us down. He can only defile what is clean; he does not care about the filth that ferments itself in evil, under the hot breath of pleasure. To be tempted by Satan is a sign of purity, a sign of greatness, a proof of ascension.

V.

We are not afraid of temptations, on the contrary, one who has many temptations and resists has many more merits than one who never fails because he has no temptations (For example, one who is a teetotaller and chooses not to drink wine during Lent does not have the same merits as one who is a wine lover and chooses to give it up).

In his message for Lent this year, Pope Francis says "Let us not tire of rooting out evil from our lives", of fighting against concupiscence, which plunges man into sin. And it tells us to ask for the gift of perseverance: let us not tire of doing good, let us not tire of praying, let us not tire of rooting out evil...

Lent is the ideal time for the sanitisation of our lives. Our super green pass that secures us against the attacks of the evil one is the Word of God, as Jesus shows us in today's Gospel, who in the face of every attack by the devil defended himself by quoting the Word of God.

VI.

If the "good liar" of the film had a hard time with Betty's revolt, if the devil exhausted his arrows against Jesus in the desert, let us mercilessly eliminate the father of the lie that creeps into our life: this is the only case in which patricide is not a sin.

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