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TRICK OR TREAT? DOLCETTO O SCHERZETTO?


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Una riflessione per la Solennità di Tutti i Santi.

Tutti i Santi (01/11/2025)

Vangelo: Mt 5,1-12 


I.

Trick or treat? Dolcetto o scherzetto? Tutti riconoscono la famosa domanda che si usa fare nella notte tra il 31 ottobre e il 1º novembre, nella festa di Halloween, ma forse non tutti sanno che questa festa è un misto di culti celtici, romani e cristiani.Halloween significa infatti All Hallows' Eve (sera o vigilia di tutti i santi), e alcuni fanno risalire la sua origine al 4000 a.C., con la festa della fine dell'estate e capodanno celtico “Samhain” (samu-in = fine dell'estate), considerato il periodo in cui il mondo dei vivi e quello dei morti erano più vicini e si poteva dialogare con i propri cari defunti.Millenni dopo, i Romani istituirono nello stesso periodo le celebrazioni dei morti, e i cristiani sembra poi abbiano cristianizzato queste feste pagane con la festa di Ognissanti e dei defunti (c'è però chi contesta l'origine pagana di questa ricorrenza cristiana).Anche l'usanza dei dolci sembra accomunare le diverse tradizioni: dai Celti, che offrivano cibo agli spiriti (o fate) per propiziarseli ed evitare che facessero scherzi, ai Romani, che nei funerali offrivano fave secche che rappresentavano le anime dei morti, fino ai cristiani, che nel Medioevo passavano all'inizio dell'inverno di casa in casa a chiedere del cibo.Le fave secche furono poi rimpiazzate con quelle dolci (nella mia terra d'origine, la bassa bergamasca, abbiamo ancora oggi le “fave dei morti”, dei “dolcetti” che si mangiano proprio in questi giorni).Così, dalla zucca con la candela dentro per scacciare l'ubriacone Jack che aveva fatto lo scherzo al diavolo, si è passati alle zucche a forma di teschio, ai falò o alle luci per i morti che illuminavano le notti nei vari culti.

II.

Il Vangelo della Solennità di Tutti i Santi ci dice chi sono i santi: sono i beati che sono poveri, sofferenti, miti, affamati di giustizia, misericordiosi, puri di cuore, operatori di pace, perseguitati per la giustizia, calpestati a causa della loro fede.Anche se si dice che la festa abbia origini pagane, c'è chi sostiene però che la festa di Tutti i Santi sia propriamente cristiana, perché Papa Gregorio IV la istituì ignorando le tradizioni celtiche.In ogni caso, la festa di Halloween è la trasformazione “pagana” di una festa religiosa - come lo è il carnevale, o come, per molti versi, lo è anche lo stesso Natale, che molti festeggiano ignorando chi sia il festeggiato.Riappropriamoci della festa di Tutti i Santi e vediamo la sua vigilia, con tutti i suoi riti pagani di esorcizzazione del male attraverso maschere, urla e racconti macabri, come un preludio di qualcosa che svanisce presto.La morte è stata vinta dal Santo dei santi, Gesù, e dall'infinita schiera dei suoi seguaci che si sono beffati della morte.Per i cristiani la morte non fa più paura perché ha perso il suo pungiglione e quindi non ha più alcun potere su di loro.In questi due giorni siamo chiamati a essere felici, guardando la schiera di coloro che hanno seguito Cristo fino alla fine e già vivono con lui, e a rallegrarci anche per i defunti che sono in attesa della risurrezione.

III.

In conclusione: dolcetto o scherzetto? Lasciamo questi giochi ai bambini, che si divertono così a esorcizzare il male e la paura. Quando cresceranno, capiranno che è solo un gioco, come quello di Babbo Natale e della Befana.Ciò che meraviglia, e veramente fa un po' pena, è vedere alcuni adulti che magari non credono in Dio ma “credono” in Halloween, e in questi giorni riempiono le scuole o le case di zucche, ma a Natale non allestiscono il presepio perché lo considerano offensivo per chi non crede. Non pensano invece che le zucche siano qualcosa di offensivo per chi ragiona? Cosa è più offensivo per l'intelligenza umana: i presepi e i crocifissi o le zucche, i Babbi Natale e le Befane? Halloween è un'americanata, una festa dei santi caricaturizzata. Ma noi cristiani non possiamo consegnare la festa di Ognissanti ai ciarlatani e agli occultisti. Possiamo festeggiare Halloween, ma rieducando i nostri ragazzi al senso della morte - che non dev'essere temuta con orrore - e al ricordo di coloro che ci hanno preceduto nell'incontro con Dio, i nostri cari defunti.Come dobbiamo proteggere il nostro Natale dai pancioni vestiti di rosso e la barba bianca, o dalle Befane con la scopa, celebrando con fede la nascita di Gesù, così proteggiamo la Solennità di Tutti i Santi celebrando con fede la nascita al cielo di tanti cristiani per i quali credere non è stato uno stupido scherzetto, ma la cosa più seria e importante della loro vita.

 
 
 

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