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🇮🇹 IL PUNTO OMEGA 🇵🇹 O PONTO ÓMEGA


🇮🇹 IL PUNTO OMEGA

Una riflessione per la Domenica della SS. Trinità -C (12-6-2022)

< Gv 16,12-15 (SS. Trinità)

I.

Nel mese scorso, un amico, anche lui professore di filosofia che insegna in un’università italiana, mi ha mandato un suo articolo che aveva pubblicato su un giornale, riguardante il punto di incontro tra le posizioni dell’ateo e del credente. Ne è seguito poi uno scambio di idee su alcune sue affermazioni. In particolare sulla sua idea che la vita abbia già in sé un senso e che la fede può apportare qualcosa in più. Io gli risposi che in realtà, la “pretesa” che Gesù avanza è assoluta, in quanto si presenta non come un di più a ciò che un senso già ce l’ha, ma come il senso unico di ogni cosa: “Io sono la Verità, la Vita, la Via”, “Senza di me non potete far nulla” come il tralcio staccato dalla vite. La discussione è continuata poi sulla distinzione tra una dimensione fenomenologica-esperienziale e una dimensione metafisica della questione, ma non è il caso di parlarne qui. Salto subito alla conclusione del collega il quale crede che “sarebbe una visione del mondo profondamente negativa dire che se non scopri in Dio il significato delle cose, nulla ha senso". Quello che il mio amico definisce come “visione del mondo profondamente negativa” per me invece è la visione più vera e stupenda che riempie di bellezza e significato ogni cosa: dire che il mondo è stato creato da Dio e che l’uomo è stato creato a immagine e somiglianza di Dio è la visione più alta e positiva di tutto l’esistente.

II.

Settimana scorsa, Papa Francesco nel suo discorso ai partecipanti del Convegno sul Patto Educativo Globale, ha detto:

“Cari amici, questo nostro tempo, in cui il tecnicismo e il consumismo tendono a fare di noi dei fruitori e dei consumatori, la crisi può diventare momento propizio per evangelizzare nuovamente il senso dell’uomo, della vita, del mondo; per recuperare la centralità della persona come la creatura che in Cristo è immagine e somiglianza del Creatore. Questa è la verità grande di cui siamo portatori e che abbiamo il dovere di testimoniare e trasmettere anche nelle nostre istituzioni educative. «Non possiamo tacere alle nuove generazioni le verità che danno senso alla vita».[3] È parte della verità. Tacere le verità su Dio per rispetto di chi non crede, sarebbe, nel campo educativo, come bruciare i libri per rispetto di chi non pensa, cancellare le opere d’arte per rispetto di chi non vede, o la musica per rispetto di chi non sente”.

III.

Ogni cosa infatti, ho ricordato al mio amico filosofo, ha senso dentro un orizzonte di senso che da loro significato, non è possibile un senso auto-concesso o autoreferenziale. Questo orizzonte di senso è solo Cristo, nel quale ogni cosa è stata creata e verso il quale tutto è diretto, come ci ricorda la stupenda visione cosmologica del grande scienziato e teologo Theilard de Chardin: nel suo famoso e bellissimo libro “Il fenomeno umano” sostiene che tutto ciò che nel mondo è materia e spirito converge verso il punto finale Omega che è Cristo (Il punto omega è il massimo livello di complessità e di coscienza verso il quale l'universo tende nella sua evoluzione che parte dalla geo-sfera, passa dalla bio-sfera per arrivare alla noo-sfera).

IV.

Non spaventiamoci se non riusciamo a capire tutto. Il Vangelo di oggi, della solennità della Trinità, inizia proprio cosi: “Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso”. Per questo, come abbiamo sentito domenica scorsa nella solennità della Pentecoste, Gesù ha detto che “Lo Spirito vi spiegherà ogni cosa”. E oggi ci dice: “Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future”.

La “pretesa” assoluta di Cristo (di essere Via, Verità e Vita) è avvallata dal Padre che per due volte nel Vangelo ci dice di ascoltare suo Figlio: “questi è il Figlio mio amato: ascoltatelo!” E anche lo Spirito ha una “missione cristologica”: “prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà” e “vi ricorderà tutto ciò che ho detto”.

La solennità della Trinità ci mostra la convergenza e l’unità tra le tre persone divine, come ci conferma Gesù nella conclusione del Vangelo di oggi: “Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che (lo Spirito) prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà”. Il Cristo totale (il punto Omega) è origine, presente e fine. Non esiste altra Verità che da senso ad ogni cosa.

V.

Questo mondo immerso in una crisi di senso, ci ricorda Papa Francesco “può diventare momento propizio per evangelizzare nuovamente il senso dell’uomo, della vita, del mondo”.

Con una ricerca in internet ho trovato tanti tentativi di risposta alla domanda sul senso della vita da parte di psicologi, counselors, guru spirituali… ma la risposta che più mi convince è quella data da Gesù al giovane ricco che gli chiese cosa doveva fare per avere la vita eterna (e cioè per dare senso alla sua vita, per salvare la vita). Gesù risponde: liberati da tutto ciò che è inutile (vendi tutto ciò che hai), soccorri gli altri (il ricavato dallo ai poveri) e seguimi. Il mondo ci dice di seguire altre strade, Dio Padre e Dio Spirito Santo ci dicono di ascoltare Gesù. A noi la scelta. Il giovane ricco ha fatto la sua, e la tua qual è?



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Uma reflexão para o Domingo da Santíssima Trindade -C (12-6-2022)

< Jo 16:12-15 (Santíssima Trindade)

I.

No mês passado, um amigo, também professor de filosofia que ensina numa universidade italiana, enviou-me um artigo que tinha publicado num jornal, sobre o ponto de encontro entre as posições do ateu e do crente. Seguiu-se então uma troca de ideias sobre algumas das suas declarações. Em particular sobre a sua ideia de que a vida já tem sentido em si mesma e que a fé pode trazer algo mais. Respondi que na realidade, a "reivindicação" que Jesus faz é absoluta, na medida em que Ele se apresenta não como uma adição ao que já tem significado, mas como o significado único de tudo: "Eu sou a Verdade, a Vida, o Caminho", "Sem mim nada podeis fazer" como o ramo desprendido da videira. A discussão prosseguiu então sobre a distinção entre uma dimensão fenomenológica-experiencial e uma dimensão metafísica da questão, mas este não é o lugar para a discutir aqui. Vou saltar directamente para a conclusão do meu colega que acredita que "seria uma visão do mundo profundamente negativa dizer que se não se descobre em Deus o significado das coisas, nada faz sentido". O que o meu amigo chama uma "visão do mundo profundamente negativa", por meu lado, é a visão mais verdadeira e maravilhosa que enche tudo de beleza e significado: dizer que o mundo foi criado por Deus e que o homem foi criado à imagem e semelhança de Deus é a visão mais elevada e mais positiva de tudo o que existe.

II.

Na semana passada, o Papa Francisco, no seu discurso aos participantes da Conferência do Pacto Global da Educação a qual participei, afirmou:

"Caros amigos, esta nossa época, em que o tecnicismo e o consumismo tendem a tornar-nos utilizadores e consumidores, a crise pode tornar-se um momento propício para evangelizar novamente o sentido do homem, da vida, do mundo; para recuperar a centralidade da pessoa como criatura que em Cristo é a imagem e semelhança do Criador. Esta é a grande verdade da qual somos portadores e que temos o dever de testemunhar e transmitir também nas nossas instituições de ensino. "Não podemos ocultar para as novas gerações as verdades que dão sentido à vida”. Faz parte da verdade. Manter o silêncio sobre as verdades sobre Deus por respeito aos que não acreditam, seria, no campo da educação, como queimar livros por respeito aos que não pensam, apagar obras de arte por respeito aos que não vêem, ou a música por respeito aos que não ouvem".

III.

Tudo, lembrei o meu amigo filósofo, tem um significado dentro de um horizonte de significado que lhes dá sentido, não é possível nenhum significado auto-concedido ou auto-referencial. Este horizonte de significado é apenas Cristo, em quem tudo foi criado e para quem tudo é dirigido, como nos recorda a estupenda visão cosmológica do grande cientista e teólogo Theilard de Chardin: no seu famoso e belo livro "O Fenómeno Humano" argumenta que tudo no mundo, matéria e espírito, converge para o ponto Ómega final que é Cristo (O ponto Ómega é o mais alto nível de complexidade e consciência para o qual o universo tende na sua evolução que parte da geo-esfera, passa através da bio-esfera para chegar à noo-esfera).

IV.

Não nos assustemos se não conseguirmos compreender tudo. O Evangelho de hoje, da Solenidade da Trindade, começa exactamente assim: "Muitas coisas tenho ainda para vos dizer, mas de momento não sois capazes de suportar o fardo. É por isso que, como ouvimos no domingo passado na Solenidade de Pentecostes, Jesus disse que "O Espírito vos explicará tudo". E hoje ele diz-nos: "Quando ele, o Espírito da verdade, vier, guiar-vos-á para toda a verdade, pois não falará de si mesmo, mas dirá tudo o que ouviu e anunciar-vos-á as coisas futuras".

A "reivindicação" absoluta de Cristo (ser o Caminho, a Verdade e a Vida) é endossada pelo Pai que, duas vezes no Evangelho, nos diz para ouvirmos o seu Filho: “Este é o meu Filho amado: escutai-o!”. O Espírito também tem uma "missão cristológica": “Ele tirará do que é meu e anunciar-vos-á” e "recordar-vos-á tudo o que eu disse". A solenidade da Trindade mostra-nos a convergência e a unidade entre as três pessoas divinas, como Jesus confirma na conclusão do Evangelho de hoje: "Tudo o que o Pai possui é meu; por isso eu disse que (o Espírito) tomará do que é meu e o anunciará a vós". O Cristo total (o ponto Ómega) é origem, presente e fim. Não há outra Verdade que dê sentido a tudo.

V.

Este mundo imerso numa crise de sentido, recorda-nos o Papa Francisco, "pode tornar-se um momento propício para evangelizar de novo o sentido do homem, da vida, do mundo".

Numa pesquisa na Internet encontrei muitas tentativas de resposta à pergunta sobre o sentido da vida por psicólogos, conselheiros, gurus espirituais... mas a resposta que mais me convence é aquela dada por Jesus ao jovem rico que lhe perguntou o que tinha de fazer para ter a vida eterna (isto é, dar sentido à sua vida, salvar a vida). Jesus responde: livra-te de tudo o que é inútil (vende tudo o que tens), ajuda os outros (da aos pobres) e segue-me. O mundo diz-nos para seguirmos outros caminhos. Deus Pai e Deus Espírito Santo dizem-nos para ouvirmos Jesus. A escolha é nossa. O jovem rico fez a sua escolha, e qual é a tua?


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