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Immagine del redattore P. Ezio Lorenzo Bono, CSF

🇮🇹 INNAMORARSI ANCORA 🇵🇹 APAIXONAR-SE NOVAMENTE



(testo e video in 🇮🇹 italiano)

Una riflessione per la XXVII Domenica del Tempo Comune C (2-10-2022)

< Lc 17,5-10 (Accresci la nostra fede)

I.

Questa settimana nel Dicastero della Cultura e Educazione è arrivato il nuovo Prefetto il quale, dopo aver ascoltato con attenzione la presentazione di ciascuno, ha lodato il lavoro fatto finora, ha dato alcune linee su come imposterà il suo lavoro e ha concluso il suo discorso chiedendo a tutti di “innamorarsi ancora”. Pur non essendo poeti come lui, tutti hanno compreso l’invito a rinnovare la propria passione, a riscoprire e rinvigorire la bellezza e l’entusiasmo iniziale per il proprio lavoro.

Il Prefetto disse che “innamorarsi ancora” era un verso di un poeta italiano. Andai subito a cercare in internet chi fosse il poeta. Non lo trovai, ma mi imbattei invece in una pagina del sito di VanityFair che diceva “10 consigli per innamorarsi di nuovo del proprio partner”. E come sottotitolo: “Come riaccendere la scintilla dell'amore in un rapporto a lungo termine: istruzioni per l'uso”.

II.

Rimasi incuriosito e lèssi quei consigli dove si diceva che bisognava essere più affettuosi, baciandosi e abbracciandosi di più: dal solito abbraccio di tre secondi passare a uno da venti secondi perché sembra scientificamente provato che questo possa fare sbocciare di più l’amore. Così come il dormire più vicini. Un altro consiglio é quello di sospendere di comune accordo l’uso degli smartphone e della televisione durante i pasti e in camera da letto perché distraggono e portano la mente altrove. C’è anche il consiglio di prendersi dei giorni di vacanza da soli per concentrarsi su se stessi come coppia e non distrarsi pensando al rubinetto del bagno da sistemare. Bisogna anche sapere ringraziare il partner (almeno tre volte al giorno) anche per cose che sembrano scontate. Farsi i complimenti a vicenda. Farsi delle sorprese, facendosi dei regali, proponendo qualcosa di nuovo, come invitare ad andare in un nuovo ristorante, conoscere cibi o luoghi diversi, fare cose nuove sfuggendo così alla routine. Come ultimo consiglio, coltivare i propri interessi e hobby e incentivare il partner a fare lo stesso: persone soddisfatte e impegnate si relazionano meglio.

Questi sono i consigli di VanityFair, provare per credere.

III.

Quando gli apostoli chiedono a Gesù “accresci la nostra fede” non stanno chiedendo la stessa cosa? Cioè di ri-innamorarsi ancora di Lui? La fede non è nient’altro che amore. Non è solo conoscenza teorica (o razionale) di Dio e della sua parola, ma soprattutto un gesto di affidamento, di fiducia, di amore. Gli apostoli chiedono a Gesù di rinnovare in loro quell’entusiasmo che li ha spinti a lasciare tutto per seguirlo, come quando gli sono corsi dietro la prima volta e con il cuore che batteva forte nel petto gli chiesero: “Maestro, dove abiti?”. O come quando sono stati avvolti e stravolti dalla sua chiamata, e hanno sentito per la prima volta la sua voce che li chiamava per nome, come nessuno li aveva chiamati mai. Ora è passato un po’ di tempo da quel primo incontro, non è che non amano più il Signore, ma a volte l’amore iniziale si affievolisce e si corre il rischio di cadere nella routine. Per questo bisogna chiedere di accrescere la fede, di rinfrescare l’amore.

IV.

Anche noi che da una vita amiamo il Signore e veniamo in chiesa ogni domenica, abbiamo bisogno ogni tanto di una rinfrescata, abbiamo bisogno di innamorarci ancora di Lui.

I consigli visti sopra per la coppia valgono anche, in certa misura, per la nostra relazione con Dio. Nella Bibbia spesso si ricorre alle immagini sponsali per descrivere la relazione tra Dio e gli uomini. Basti pensare anche solo al Cantico dei Cantici. Dio ci ama come uno sposo ama la sua sposa. Noi siamo la Chiesa che è sposa di Cristo.

Perciò, seguendo i consigli sopra suggeriti per ri-innamorasi del proprio partner, anche noi dobbiamo stare più vicini al Signore, trovando un ulteriore tempo (oltre alla messa domenicale) per restare con lui, senza distrazioni, spegnendo il telefono, la radio, la televisione. Una volta ogni tanto prendiamoci un giorno (o mezza giornata) di ritiro spirituale, visitando un monastero, un santuario, un luogo appartato per stare in silenzio. E smettiamola di chiedere sempre cose al Signore, ma iniziamo a ringraziarlo di più e a dirgli quanto lo amiamo. O pensiamo forse che a Dio non faccia piacere sentirsi dire “ti amo”?

Proprio ieri una signora mi ha mandato una bellissima poesia in romanesco, che consiglio a tutti di leggere, attribuita erroneamente a Trilussa, ma in realtà di Piero Infante, dal titolo “Io e Dio” che termina dicendo: “Ho cominciato a piagne dalla gioia e dar dolore / Ho scoperto de esse amato dar Signore… / Questa è na storiella che non ‘ha niente da insegnà, / Solo che in cielo c’è un Dio che piagne se lo chiami papà!”.

La fede/amore fa danzare le montagne, fa volare gli alberi (“potreste dire a questo gelso: Sràdicati e vai a piantarti nel mare”). L’amore fa cose che sembrano umanamente impossibili. Chiedetelo a un genitore cosa non farebbe per suo figlio. Sacrifici immensi che non farebbe mai per sé stesso. Ma per un figlio si, perché lo ama più che sé stesso.

V.

Per concludere, una parola sull’idea di “servo inutile”. L’amore in una coppia è un amore tra persone uguali, non tra servo e padrone. Questo vale anche nella relazione con Gesù. Un amore servile è inutile. Penso che Gesù quando parla di servi inutili, vuole dire che l’amore di un servo è inutile. Non solo perché il servo agisce solo per obbedienza, per costrizione e non per amore (senza libertà non c’è amore), ma anche perché tra due diseguali non esiste una relazione di amore, ma solo di sudditanza, di subalternità. Per questo Gesù dice: “Non vi chiamo servi, ma amici, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone”.

Se nel rapporto con il Signore abbiamo agito da servi allora siamo inutili, servi inutili, abbiamo fatto quello che dovevamo fare ma non quello che volevamo fare. Tutto ciò che è senza amore, è inutile.

VI.

Alla fine poi non sono riuscito a trovare il poeta che disse “innamorarsi ancora”. Forse è stato Federico Fellini che in un’intervista nella quale gli chiesero se credeva possibile vivere senza innamorarsi rispose di no, e sembra che negli ultimi giorni della sua vita disse a Enzo Biagi: “innamorarsi ancora una volta. Nella vita quello che conta è diventare questa nuvola imprecisa e grandiosa che è il momento dell'amore".

Quindi Signore, accresci la nostra fede, accresci il nostro amore, e facci innamorare ancora una volta di te.


(la musica di sottofondo è "I giorni" di Ludovico Einaudi)



🇵🇹 APAIXONAR-SE NOVAMENTE

(texto e vídeo em 🇵🇹 português )

Uma reflexão para o XXVII Domingo do Tempo Comum C (2-10-2022)

< Lc 17,5-10 (Aumentar a nossa fé)

I.

Esta semana no Dicastério da Cultura e da Educação chegou o novo Prefeito, o qual depois de ouvir atentamente a apresentação de todos, elogiou o trabalho realizado até agora, deu algumas linhas sobre como abordará o seu trabalho e concluiu o seu discurso pedindo a todos que "se apaixonassem novamente". Embora não fossem poetas como ele, todos compreenderam o convite para renovar a sua paixão, para redescobrir e revigorar a beleza e o entusiasmo inicial pelo seu trabalho.

O Prefeito disse que "apaixonar-se novamente" era uma frase de um poeta italiano. Fui imediatamente procurar na Internet para descobrir quem era o poeta. Não o encontrei, mas em vez disso deparei-me com uma página no website da VanityFair que dizia "10 dicas para se apaixonar novamente pelo seu parceiro". E como subtítulo: 'Como reacender a centelha do amor numa relação de longo prazo: instruções de utilização'.

II.

Fiquei intrigado e li os conselhos sobre ser mais afectuoso, beijar e abraçar mais: do habitual abraço de três segundos para um de vinte segundos porque parece cientificamente provado que isto pode fazer florescer mais o amor. O mesmo se aplica ao facto de dormir mais perto. Outro conselho é deixar de usar os smartphones e a televisão durante as refeições e no quarto porque distraem e levam a mente para outro lado. Há também o conselho de tirar dias de férias sozinhos para se concentrar em si próprio como casal e não se distrair pensando na torneira da casa de banho a ser arranjada. Também precisa de saber como agradecer ao seu parceiro (pelo menos três vezes por dia) mesmo por coisas que parecem óbvias. Elogiar-se mutuamente. Surpreenderem-se mutuamente dando presentes um à outra, propondo algo novo, como convidarem-se para ir a um novo restaurante, conhecer comidas ou lugares diferentes, fazer coisas novas e escapar à rotina. Como última dica, cultive os seus próprios interesses e passatempos e incentive o seu parceiro a fazer o mesmo: pessoas satisfeitas e empenhadas relacionam-se melhor.

Estas são as dicas da VanityFair, experimente por si mesmo.

III.

Quando os apóstolos perguntam a Jesus "aumenta a nossa fé", não estão eles a perguntar a mesma coisa? Ou seja, apaixonar-se novamente por Ele? A fé não é mais do que amor. Não é apenas um conhecimento teórico (ou racional) de Deus e da sua palavra, mas sobretudo um gesto de entrega, de confiança, de amor. Os apóstolos pedem a Jesus para renovar neles aquele entusiasmo que os levou a deixar tudo para o seguirem, como quando correram atrás dele da primeira vez e com o coração a bater rapidamente no peito, perguntaram-lhe: "Mestre, onde moras?”. Ou como quando estavam conquistados pelo seu chamamento, e ouviram pela primeira vez a sua voz chamá-los pelo nome, como nunca ninguém os tinha chamado. Já passou algum tempo desde esse primeiro encontro, não é que já não amem o Senhor, mas por vezes o amor inicial desvanece-se um pouco e há o risco de cair na rotina. É por isso que se deve pedir para aumentar a fé, para refrescar o amor.

IV.

Mesmo nós, que amamos o Senhor toda a nossa vida e vimos à igreja todos os domingos, precisamos de um refresco de vez em quando, precisamos de nos apaixonar novamente por Ele.

Os conselhos vistos acima para o casal também se aplicam, em certa medida, ao nosso relacionamento com Deus. Na Bíblia, a imagem do amor conjugal é frequentemente utilizada para descrever a relação entre Deus e o homem. Basta pensar no Cântico dos Cânticos. Deus ama-nos como um noivo ama a sua noiva. Nós somos a Igreja que é a noiva de Cristo.

Portanto, seguindo os conselhos acima para nos apaixonarmos novamente pelo nosso parceiro, também nós devemos estar mais próximos do Senhor, encontrando tempo extra (além da missa dominical) para estarmos com ele, sem distracções, desligando o telefone, a rádio, a televisão. De vez em quando, tomemos um dia (ou meio dia) de retiro espiritual, visitando um mosteiro, um santuário, um lugar isolado para estarmos em silêncio. E deixemos de estar sempre a pedir coisas ao Senhor, mas comecemos a agradecer-Lhe mais e a dizer-Lhe o quanto O amamos. Ou será que pensamos que Deus não está feliz por ouvir "Eu amo-te"?

Ainda ontem uma senhora me enviou um belo poema em dialecto romano, que recomendo que todos leiam, atribuído erradamente a Trilussa, mas na verdade por Piero Infante, intitulado "Io e Dio" ("Eu e Deus"), que termina com as palavras: "Comecei a chorar de alegria e dor / Descobri que era amado pelo Senhor... / Esta é uma pequena história que não tem nada a ensinar, / Só que no céu há um Deus que chora se lhe chamares papá!”.

A fé/amor faz as montanhas dançar, faz as árvores voar ("pode-se dizer a esta amoreira: Sai e va’ se plantar no mar”). O amor faz coisas que parecem humanamente impossíveis. Pergunte a um pai ou mãe o que eles não fariam pelos seus filhos. Sacrifícios imensos que nunca faria por si próprio. Mas para um filho eles fá-lo-iam, porque o amam mais do que a si próprio.

V.

Finalmente, uma palavra sobre a ideia do "servo inútil". O amor num casal é um amor entre iguais, não entre servo e patrão. Isto também é verdade na relação com Jesus. Um amor servil é inútil. Penso que quando Jesus fala de servos inúteis, Ele quer dizer que o amor de um servo é inútil. Não só porque o servo age apenas por obediência, por obrigação e não por amor (sem liberdade não há amor), mas também porque entre dois desiguais não há relação de amor, mas apenas uma de subjugação, de subalternidade. É por isso que Jesus diz: "Eu não vos chamo servos, mas amigos, porque o servo não sabe o que faz o seu senhor".

Se na nossa relação com o Senhor agimos como servos, então somos inúteis, servos inúteis, fizemos o que devíamos ter feito mas não o que queríamos fazer. Tudo o que está sem amor é inútil.

VI.

No final, não consegui encontrar o poeta que disse "apaixonar-se novamente". Talvez tenha sido Federico Fellini que, numa entrevista em que lhe perguntaram se acreditava ser possível viver sem se apaixonar, respondeu não, e parece que nos últimos dias da sua vida ele disse a Enzo Biagi: 'apaixonar-se de novo'. Na vida o que conta é tornar-se "esta nuvem imprecisa e grandiosa que é o momento do amor".

Portanto Senhor, aumenta a nossa fé, aumenta o nosso amor, e faz-nos apaixonar novamente por Ti.


(a música de fundo é "I giorni" de Ludovico Einaudi)


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