TU SEI AVANTI CRISTO (a.C.) O DOPO CRISTO (d.C.)?
- P. Ezio Lorenzo Bono, CSF
- 1 giorno fa
- Tempo di lettura: 2 min

GIOVEDI' II SETTIMANA DI AVVENTO
Commento al Vangelo di
Giovedì della II settimana di Avvento (11/12/2025)
Vangelo: Mt 11,11-15
I. Oggi siamo abituati a parlare di “nativi digitali”: i giovani nati dopo la rivoluzione di internet, cresciuti con smartphone e computer, per i quali il mondo digitale è naturale come l'aria che respirano. Accanto a loro, però, ci sono persone che, pur essendo nate prima o anche dopo l'arrivo di internet, vivono come se il digitale non esistesse. Hanno paura del nuovo, non si fidano, rifiutano di cambiare, restano ancorati al mondo di prima. Sono anagraficamente nel XXI secolo... ma mentalmente ancora nel Novecento. E al contrario ci sono anziani che, pur nati molti decenni prima dell'era digitale, oggi navigano, videochiamano, imparano, si fidano, si aprono. Essere “prima” o “dopo” non dipende dalla data di nascita, ma dall'apertura della mente e del cuore.
II. Lo stesso avviene nella fede: non è “dopo Cristo” chi viene al mondo dopo l'anno zero, ma chi incontra Cristo. E non è “avanti Cristo” chi è nato prima di Cristo, ma chi non si lascia raggiungere da Lui. In questo modo comprendiamo la frase di Gesù: “Tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni; tuttavia il più piccolo nel Regno è più grande di lui.” Giovanni è il più grande dell'umanità prima di Cristo. Eppure muore nel dubbio: “Sei tu colui che deve venire, o dobbiamo aspettare un altro?”. È drammatico: Giovanni ha preparato la strada a Cristo, ha annunciato Cristo, ha battezzato Cristo... ma non si abbandona a Lui, non entra nella sua luce, non sperimenta la sua rivelazione piena. Muore nella notte. Muore da uomo prima del compimento. Per questo il più piccolo del Regno - cioè chi accoglie Gesù - è più grande di lui: non perché valga di più, ma perché ha abbracciato il mondo nuovo inaugurato dal Cristo.
III. Oggi il Vangelo interroga anche te: tu sei ancora “avanti Cristo” o sei “dopo Cristo”? Perché ancora oggi nel mondo ci sono uomini e donne nati duemila anni dopo Gesù ma che vivono senza di Lui, e quindi restano prima: nel dubbio, nella confusione, nell'indifferenza. E ci sono persone semplici, povere, piccole, che vivendo la fede, la preghiera, il Vangelo, appartengono già al dopo, al mondo nuovo della grazia, della speranza, della luce. L'Avvento ti pone davanti a questa scelta: vuoi restare prima di Cristo o vuoi passare con Lui nel mondo nuovo? Vuoi vivere come se Cristo non fosse ancora arrivato - rimanendo come Giovanni nel dubbio - oppure vuoi vivere di Cristo, con Cristo, in Cristo? Perché una sola cosa distingue davvero i “prima” dai “dopo”: l'incontro con Lui.



